Sulla sommità del Monte Labbro o Labro,si erge la Torre Giurisdavidica insieme a quel che rimane della chiesetta e dell’eremo, fondati da David Lazzaretti a partire dal 1869 fino al 1875 circa. Il tetto della torre purtroppo crolla dopo poco tempo dalla sua edificazione a causa dell’eccessivo peso. Essa prende il nome dal movimento da lui fondato il “Giurisdavismo” che univa ai temi religiosi, rivisitati secondo la sua visione, quelli sociali. In poco tempo il movimento raccoglie intorno a sé un ricco seguito di contadini tanto da formare una vera e propria comunità che si stanzia, insieme al suo fondatore, in cima alla vetta del monte.

Lungo il sentiero si incontrano aspetti tipici del paesaggio delle praterie sommitali del Monte Labbro. Tale paesaggio è costituito da un mosaico di habitat molto interessante dal punto di vista naturalistico. Praterie ricche di forasacco eretto (Bromopsis erecta Huds. Fourr.) si alternano ad aspetti rocciosi, a pratelli di erbe annuali, arbusteti a prugnolo (Prunus spinosa L.), arbusteti a biancospino (Crataegus monogyna Jacq.) e sanguinello (Cornus sanguinea L.) e a boschetti di aceri. Alcuni rappresentano habitat di interesse o prioritario per l’Unione Europea (Direttiva 92/43/CEE) e molte sono le specie protette che vi vegetano come l’endemica viola etrusca (Viola etrusca Erben), la violacciocca appenninica (Erysimum pseudorhaeticum Polatschek) e lo spillone di Savi (Armeria saviana Selvi).